Il mio approccio clinico ed in psicoterapia

Il mio modello teorico di riferimento in psicoterapia è quello sistemico-relazionale, nello specifico opero come Psicoterapeuta Familiare e Relazionale. Significa che la “lente” che utilizzo guarda alle relazioni tra le persone, siano essi partners, genitori o figli ed a ciò che accade “dentro” alle persone sulla base di ciò che si muove “tra” loro. Sono incuriosita anche dai “piani alti”, andando talora a narrare le storie familiari attraverso le generazioni, per riconoscere modelli, miti e mandati.

Ecco che prevalentemente svolgo consulenza e psicoterapia alle coppie, consulenza e psicoterapia familiare, consulenze per genitori in difficoltà nel rapporto con i figli, sostegno e consulenza ad adolescenti nei momenti critici, psicoterapia individuale. Mi occupo anche di coppie ricostituite e famiglie ricomposte e omogenitoriali.

Trovo molto utile ed efficace il metodo di psicoterapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), di cui mi avvalgo nei casi di esperienze traumatiche o disturbi psicologici quali ansia, attacchi di panico, depressione, elaborazione del lutto, disturbi alimentari.

Ho incontrato ormai tante persone, coppie e famiglie. Ho conosciuto persone che avevano bisogno di conoscersi meglio per ritrovarsi, persone che scappavano da esperienze che le avevano fatte soffrire o da esperienze traumatiche che cercavano di superare restandone però intrappolati. Oppure in stallo dopo un cambiamento nella loro vita, un nuovo lavoro o la fine di una relazione sentimentale.

Intendo la psicoterapia come un “viaggio” o una “danza” che si compie insieme, dove paziente e terapeuta creano quel legame particolare che funge da base sicura per diventare due “esploratori curiosi”, alla ricerca di senso rispetto a ciò che accade nella vita delle persone. E’ piena condivisione, è risonanza pura, è connessione autentica che talora la rende simile ad una forma d’arte.

Ogni percorso mira alla crescita personale dell’individuo, alla piena realizzazione di sé, all’autonomia, all’assertività, alla possibilità di “lasciar andare”, alla leggerezza ed al raggiungimento del benessere.